Quantcast
Viewing latest article 1
Browse Latest Browse All 4

Il mistero dei fattori di Crop

Eccoci arrivati al primo post FAQ di questo blog, ovvero un post scaturito a seguito di domande che frequentemente trovo nei forum o blog fotografici e che tenta di darne risposta nel modo più generale, così che possa essere tecnicamente utile.

Presso i forum e gli ambienti che parlano di fotografia digitale va molto di moda la richiesta del "crop" di una immagine onde chiarire la qualità d'immagine raggiunta da una certa accoppiata obiettivo/corpo macchina in certe condizioni. Il post di una fotografia viene a volte accompagnato da commenti come "è un crop" o da domande "quanto è croppata?" (tralasciamo ulteriori commenti sull'imbarbarimento della lingua), commenti spesso seguiti da un numero (usualmente in forma percentuale) di ignota origine. Cosa significhi quel numero, come sempre, dipende dalla definizione, e dato che lo scopo è prettamente utilitaristico è sufficiente chiarire in breve come lo si sia dedotto.

Quello su cui tutti concordano è che un crop 100% significa che ad ogni pixel dell'immagine convertita corrisponde un pixel dell'immagine di partenza, e questo è molto utilizzato per recensioni di macchine fotografiche e obiettivi che generano infinite diatribe nei forum di mezzo mondo, e passione dei cosiddetti "pixel peeper".

Quando ci si inizia ad avventurare in fattori diversi dalla corrispondenza 1:1 ci si inizia a confondere, a causa dell'ambiguità fra il numero dei pixel che compongono un'immagine (quindi una misura di area, che scala quadraticamente) e il numero di pixel che caratterizza un lato (quindi una misura di lunghezza, che scala linearmente).

In pratica in una foto originariamente 3000x2000, 6 Megapixel, ridimensionata 1500x1000, 1.5 Megapixel, per ogni 4 pixel dell'immagine partenza si è interpolato un solo pixel, quindi si può dire che è un "ridimensionamento" al 25%, scalando quadraticamente.
Il "fattore di crop", invece,  scala linearmente, e di solito si esprime in x (x1.6, x1.5 il fattore di crop dell'APS-C rispetto al formato pieno) e si riferisce alla procedura chiamata "crop" per gli anglofoni, ovvero ad un ritaglio.

Partendo dalla stessa foto 3000x2000 il ritaglio di una parte dell'immagine in con 1500x1000 pixel, viene chiamato crop 2x perchè dall'immagine originale hai ritagliato una porzione la cui la diagonale è lunga la metà rispetto all'immagnie fotografata originariamente. Questo fattore è molto utile per calcolare la "focale equivalente" così da ricondursi mentalmente a dimensioni usuali per i fotografi e meno astratti ai loro occhi: se con un si 300mm fotografa un cardellino sfruttando una 450D che cattura immagini 4272 x 2848 pixel e poi se ne ritaglia un immagine 2000x1400  è stato eseguito un crop circa 2x rispetto alla tua immagine originale.
Significa anche che per fotografare la stessa immagine senza ritagliare (quindi disporre di un fotogramma del cardellino a figura intera), avresti avuto bisogno di un 600mm.

Se poi quell'immagine del cardellino la ridimensioni in 1500x1000 per postarla su fotoni allora significa che hai eseguito un ridimensionamento di circa il 50% dei pixel (ogni 2 pixel è stato interpolato uno) dell'immagine originaria.

Tuttavia molto spesso nei forum prevale una impropria definizione lineare mutuata dal fattore di crop resa in percentuale (quindi nel caso espresso precedentemente un crop del x0.75 ovvero 75/100 cioè 75%) forse a causa della confusione fra la misura del numero totale di pixel e del numero di pixel per lato o forse perchè è quella che usano i programmi di grafica che in effetti si riferiscono come "ingradimento" più che ridimensionamento (perchè è più comodo fare una slide che scala linearmente nell'ingradire).

E' assolutamente ininfluente quale definizione utilizzare in realtà, basta chiarire la definizione utilizzata in caso di ambiguità, poichè, da sempre, i numeri non servono a granchè se non sono corredato di un contesto entro cui interpretarli.


Viewing latest article 1
Browse Latest Browse All 4

Trending Articles